Pmi più resilienti se evolvono secondo le direttrici del Next Generation

Secondo il report La nuova generazione di Aziende Private – Il percorso verso la resilienza e le opportunità del Next Generation Eu, di Deloitte Private, l’elemento che concorre alla resilienza delle Pmi è la tecnologia, e come priorità strategica la trasformazione digitale. Il tessuto produttivo italiano attribuisce un ruolo primario alla digitalizzazione, spinta proprio dalla crisi pandemica, con un aumento del 23% degli investimenti a contrastare il calo di fatturato e redditività. Nell’ultimo anno infatti il fatturato delle Pmi si è contratto in media del 10,6% e i margini operativi lordi hanno registrato una contrazione stimata al 22,8%, rischiando di metterne a repentaglio la resilienza. Ma secondo Deloitte Private, le organizzazioni a elevata resilienza sono il 31%, il 59% risulta a media resilienza, e solo il 10% risulta essere a bassa resilienza

Adeguare la visione strategica alle necessità imposte dalle contingenze

Per più di 3 leader aziendali su 4 la pandemia ha rappresentato un momento di riflessione durante il quale hanno appreso come affrontare una situazione delicata seguendo logiche svincolate dal business. In questo momento, le Pmi sono quindi chiamate ad attuare un tempestivo cambio di passo, interrompendo l’inerzia data dal contesto di incertezza e assumendo un’attitudine dinamica che abbracci elementi nuovi quali complessità, interdipendenza e multidimensionalità. L’obiettivo è quello di adeguare la propria visione strategica alle necessità imposte dalle contingenze, senza dimenticare le proprie specificità e punti di forza. I cinque principi a cui i leader delle Pmi devono continuare a ispirarsi nel percorso verso la resilienza, e che consentono di prosperare nonostante le difficoltà, sono prontezza, adattabilità, collaborazione, fiducia, responsabilità.

Il NGEU proietta Europa e Italia verso un futuro più digitale e sostenibile

Nell’ottica di facilitare la crescita, per le aziende risulta cruciale beneficiare dei provvedimenti emanati dai governi a sostegno dell’economia. In particolare, nel contesto europeo, il NGEU proietta l’Europa e l’Italia verso un futuro più digitale, sostenibile e inclusivo, un riferimento prioritario nel breve termine soprattutto per le Pmi italiane.
Quanto al contesto italiano, l’impatto della pandemia ha impresso un’accelerazione sulle priorità delle Pmi che si trovano in un percorso di trasformazione. Tanto che entro i prossimi 12 mesi, più di 8 aziende su 10 investiranno in digitalizzazione e innovazione al fine di migliorare la propria redditività, dato più evidente per le organizzazioni che si stanno già preparando al futuro post-pandemia.

Gli asset fondamentali per il successo di una strategia resiliente

Secondo la prospettiva di Deloitte Private, basata sul confronto con le aziende di equivalente dimensione e struttura organizzativa del Network internazionale Deloitte Private, le esigenze organizzative delle Pmi si possono raggruppare in sette categorie: strategy, capital, growth, operations, technology, work e society. Nella costruzione di organizzazioni più resilienti, si legge su ftaonline.com, in grado di resistere meglio alle crisi future, c’è una comune consapevolezza da parte delle aziende rispetto a queste sette priorità organizzative, le quali possono essere considerate come asset fondamentali per il successo di una strategia resiliente.