Sono più di 200 le nuove professioni dell’economia circolare

Sono oltre 200, e in continua crescita, le nuove professioni “generate” dell’economia circolare. Tra le nuove professioni censite da un’indagine realizzata da Randstad Research, emergono nuove figure professionali specifiche, quale Designer circolare, gestore della logistica inversa, esperto di blockchain per la sostenibilità, tecnico di gestione della filiera, carrellista digitale, passando per gli imprenditori e gli ingegneri gestionali che dovranno guidare le aziende nel processo di innovazione.
In ogni caso, al di là delle competenze specifiche richieste, sono i temi della circolarità e della sostenibilità a fare da collante tra i diversi ambiti professionali, ma anche tra le mansioni stesse. Le professioni dell’economia circolare richiedono infatti che le professioni entrino in connessione reciproca, intrecciandosi tra loro.
Si sta affacciando non solo un nuovo modello economico, quindi, ma anche un nuovo modello di lavoro.

È richiesto un mix di conoscenze ‘ibride’

Secondo la ricerca di Randstad le professioni coinvolte richiedono un mix di conoscenze ‘ibride’, ovvero, sia tecnico-scientifiche specifiche dell’ambito di riferimento, sia trasversali al settore. Un aspetto che evidenzia l’insufficienza di persone adeguatamente preparate per ricoprire questi ruoli, “con il rischio – commenta Randstad – di esasperare nei prossimi anni la cronica difficoltà di reperimento di personale”.
Secondo la ricerca di Randstad sarà quindi necessario superare i vecchi modelli di organizzazione del lavoro, e sarà necessario passare dalla segmentazione delle mansioni lavorative al collegamento tra queste.

Professioni centrali, specialistiche, e professioni emergenti trasversali

Nel repertorio aperto delle nuove professioni dell’economia circolare, Randstad Research ha rappresentato 15 ‘costellazioni’ professionali, costituite da tre gruppi di professioni: professioni centrali, professioni specialistiche, presenti solo in alcuni tipi specifici di aziende, e professioni emergenti trasversali.
Dall’analisi delle competenze richieste, nelle oltre 200 professioni individuate da Randstad Research, sono fondamentali principalmente le conoscenze tecnico-scientifiche, lo spirito di progettazione, l’attitudine al cambiamento, la capacità di gestione e di controllo, la conoscenza delle norme, la vocazione alla comunicazione e quella al coordinamento. Si tratta quindi, riporta Ansa, di profili ibridi che richiedono conoscenze più ricche del comune, e una maggiore capacità di mettersi ‘in connessione’ con altre professioni.

Il nostro sistema formativo deve attrezzarsi rapidamente

“È necessario sostenere lo sviluppo dell’economia circolare evitando colli di bottiglia nelle risorse umane – dichiara Daniele Fano, coordinatore del comitato scientifico di Ranstad Research – nei prossimi mesi, in cui l’Italia sarà impegnata nella transizione sostenibile, è destinato ad aggravarsi il problema del matching, la difficoltà a riempire i posti vacanti che già oggi ci affligge. Il nostro sistema formativo deve attrezzarsi rapidamente per formare il capitale umano che nei prossimi anni dovrà programmare, realizzare, e gestire tecnologie e servizi dell’economia circolare”.
Un piano per la formazione, si legge su ecologica.it, che secondo Fano dovrebbe riguardare “dalla scuola materna alla formazione continua”.