Legno-arredo, nel 2020 -8,2% fatturato. Tengono cucina e bagno

Nel 2020 il fatturato delle maggiori aziende italiane del settore del mobile e dell’illuminazione ha segnato una flessione dell’8,2% sul 2019, in particolare, del -9% per le vendite all’estero e del -7,6% sul mercato interno. Nell’anno della pandemia è il segmento del mobile di alta gamma a fronteggiare il maggior calo di vendite, pari al -11,6%, superiore a quello delle imprese che operano nella fascia più economica, che registrano una contrazione del -6,9%. Per il 2021 però è previsto un forte rimbalzo dell’8,7%, con il 52,5% delle aziende che stima un incremento degli investimenti rispetto all’anno precedente. Si tratta di alcuni dati emersi dal Report dal titolo La filiera del legno-arredo e illuminazione condotto dall’Area Studi di Mediobanca.

Flessioni più ampie per illuminazione e poltrone e divani

Con riferimento alle specialità, le flessioni più ampie hanno coinvolto soprattutto i produttori di illuminazione, che registrano un calo del -13,1%, i produttori di poltrone e divani (-12,5%), e le realtà che operano a monte della filiera nella lavorazione del legno (-11,7%). Secondo il report di Mediobanca, segnali di migliore tenuta, invece, arrivano dal segmento cucine (-4,5%), sedie, tavoli e parti accessorie (-3,4%), e arredo bagno (-1,1%).

Export, contrazioni a doppia cifra: contractor -24%, sedute imbottite -17,6%

Segnali ancora più negativi si riscontrano per l’export. Le vendite estere hanno infatti segnato contrazioni a doppia cifra, in particolare, per i contractor (-24%) e le sedute imbottite (-17,6%). Per il 2021 le aspettative di una crescita del fatturato superiore al 5% riguardano però il 79,2% delle imprese, con un 47,5% che intravede la possibilità di una ripresa che vada oltre il 10%. Solo l’11,9% delle aziende prospetta un calo delle vendite, mentre il 78,2% lo ha già subìto nel corso del 2020.

Ottimismo dei singoli comparti per un recupero nel 2021

Il report di Mediobanca segnala però che i singoli comparti appaiono ottimisti di recuperare rispetto al quadro consegnato dal 2020. Nell’insieme, il rimbalzo si attesta all’8,7%, con intonazione migliore sul mercato interno (+9,7%) rispetto all’export (+7,6%). L’alta gamma (+9,4%), poi, andrebbe meglio delle produzioni massive (+8,5%), mentre si attendono di chiudere il 2021 in doppia cifra i produttori di living & sleeping (+12,6%) e quelli di legno grezzo e semilavorati (+11,2%). I tre segmenti che hanno contenuto le perdite nel 2020, riporta Askanews, proseguirebbero di buona lena anche nel 2021, ovvero cucine (+9,1%), bagni (+8,5%), sedie, tavoli e parti accessorie (+6,9%).