Scuola on line, per la maggioranza degli studenti è promossa

Certo, non è ancora per tutti, ma per la maggior parte degli studenti è oramai una abitudine quotidiana: la didattica a distanza, attivata in corsa a seguito dell’emergenza coronavirus e delle successive restrizioni, sembra funzionare. I numeri relativi a professori e ragazzi collegati  migliorano di giorno in giorno, soprattutto sul fronte della qualità (a parte qualche differenza Nord-Sud). Se il quadro della scuola “da lontano” è tutto sommato positivo, non si possono però nascondere alcune criticità.

Il monitoraggio delle lezioni

A fare il punto sulla didattica via web è il nuovo monitoraggio settimanale dell’Osservatorio “Scuola a distanza” di Skuola.net, che ha coinvolto 25 mila alunni di medie e superiori. Tra questi ultimi, oltre 2 su 3 fanno ormai lezione in modo estremamente interattivo, collegandosi in video-conferenza con i professori, grazie alle piattaforme più evolute (la settimana precedente erano il 60%). Anche le scuole medie, seppur con qualche lentezza in più, crescono di buon grado: sono quasi 6 su 10 (una settimana fa erano meno della metà) i ragazzi che possono sfruttare i software di ultima generazione, anziché limitarsi all’uso del registro elettronico o al semplice svolgimento dei compiti assegnati a casa.

I dispositivi tecnologici non bastano

Certo è che per fare lezione a distanza servono gli strumenti adeguati e non tutte le famiglie possono schierare pc e device per i figli studenti. Il 27% degli intervistati, ad esempio, ha dichiarato che in casa non ci sono dispositivi a sufficienza (computer, tablet, ecc.) per far studiare i figli e lavorare i genitori nello stesso momento. Discorso simile per la connessione: il 23% ha ancora problemi di Rete (e un ulteriore 33% li ha risolti nel corso delle settimane). Tra i principali motivi di questa difficoltà, spiccano  la mancanza di un collegamento fisso veloce in grado di supportare lo svolgimento corretto delle lezioni (61%), il fatto di accedere da un hotspot mobile ma con copertura insufficiente o ancora la mancanza di Giga a disposizione (24%). Quasi uno studente su 10 (il 9%) non ha neppure questo.

Arrivano i voti
Sono invece partite alla grande le verifiche e le interrogazioni via web: più di uno studente su 2, sia alle medie sia alle superiori, le ha già sperimentate. Adesso la vera criticità è coinvolgere tutti gli studenti nella didattica a distanza, visto che una percentuale non bassissima di ragazzi dichiara di non essere stato ancora raggiunto dallo smart learning in forma ufficiale e codificata dall’istituto: sono il 6% alle superiori e 17% alle medie.