Platform Thinking: la potenza delle piattaforme trasforma il business

Il Platform Thinking è la capacità di utilizzare meccanismi basati su piattaforme per la trasformazione del business di una qualsiasi azienda.
È una strategia di innovazione che interessa 9 imprese su 10 dell’indice S&P 500. Il 92% ha infatti sviluppato un’iniziativa in qualche modo legata a una piattaforma, ma solo una su tre sta sfruttando appieno le opportunità derivanti dal Platform Thinking.

Dalla diffusione di realtà come Spotify per ascoltare la musica senza acquistare cd, Airbnb per alloggiare in una città senza usare l’albergo, Facebook o Google per informarsi senza acquistare quotidiani, le piattaforme sono diventate parte integrante della vita quotidiana, rimodellando il modo in cui si comunica, si fanno acquisti, si accede all’intrattenimento.
Emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Platform Thinking Hub della School of Management del Politecnico di Milano.

Scalabilità ed efficacia a disposizione di tutte le imprese

“La parola piattaforma è entrata nel linguaggio comune grazie alla diffusione di una miriade di servizi digitali – spiega Daniel Trabucchi, Direttore Scientifico dell’Osservatorio -. Ma le piattaforme non sono un fenomeno moderno, riservato a startup e aziende tech, radicato esclusivamente nella Silicon Valley. Le piattaforme sono strumenti per la trasformazione del business, applicabili a organizzazioni di qualsiasi tipo. Il Platform Thinking è la capacità di comprendere le dinamiche e le logiche di innovazione dei casi di successo digitali, mettendo la loro scalabilità ed efficacia a disposizione di tutte le imprese per attivare e supportare il loro processo di Business Transformation”.

Una prospettiva applicabile universalmente 

“Anche le aziende tradizionali italiane possono adottare un approccio di Platform Thinking – continua Tommaso Buganza, Responsabile Scientifico e Direttore dell’Osservatorio -. È possibile trarre insegnamento dalle esperienze di successo per promuovere l’innovazione secondo un nuovo paradigma. Quella del Platform Thinking è una prospettiva universalmente applicabile, dal settore manifatturiero ai servizi, dai nuovi arrivati digitali alle imprese collaudate nel tempo, dalle imprese a conduzione familiare alle multinazionali. Vedere un’opportunità di innovazione per le imprese esistenti, piuttosto che un semplice modello di business per le startup, permette di entrare in una nuova epoca, un vero e proprio ‘Rinascimento’ per le piattaforme”.

La diffusione del Platform Thinking

Delle prime 500 aziende dell’indice Standard & Poor, escludendo le sole 16 realtà con piattaforme ‘native’ (Google, Meta, Apple…), il 92% delle imprese (445) ha sviluppato una o più iniziative promuovendole come ‘piattaforma’. Ma nella maggioranza dei casi si tratta semplicemente di servizi lineari digitali, senza le caratteristiche che identificano le vere e proprie piattaforme.

Solo il 30% (135) sta sviluppando vere e proprie piattaforme sfruttandone l’efficacia e scalabilità, ma proprio questo 30% realizza il 34% delle vere iniziative di piattaforma tra quelle analizzate.
Questo indica che applicare il Platform Thinking può essere molto complesso nella fase iniziale, ma una volta che il meccanismo viene decodificato, implementato e appreso, viene replicato con successo.